15/12/2021 | SPAM!, Porcari (LU)
nell’ambito di SCONFINATI
Concept, Choreography Edivaldo Ernesto
Edivaldo Ernesto in “Brace”
Forse ti è stato detto da bambino che l’Africa è una terra di tenebre!
“Veniamo in pace” è quello che hanno detto.
Questo mondo ora ha capacità avanzate per riscrivere scritti del passato, attraverso il DNA degli antenati e la scansione laser, possiamo riscoprire molte verità del passato, anche molto lontane, capire come i nostri antenati ci influenzano ancora. Siamo come microrganismi, visibili e invisibili che viaggiano nello spazio. Il passato è mia madre e la mia storia, ma questo passato è incompleto, o meglio, non è scritto bene.
Edivaldo Ernesto trae ispirazione dai guerrieri Muanemutapas e Zulos per creare una narrazione immaginaria che protegga la loro eredità. La loro poesia è rara ma semplice, la loro esistenza è un mito che viaggia alla velocità della luce attraverso un vasto paesaggio difficile e pieno di sfide con cui interagiscono in modo vitale, adattandosi e imparando da diversi organismi come sopravvivere.
Lodiamo ogni incontro
che ci conduce verso la prossima vita,
ma prima la storia dev’essere riscritta.
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Edivaldo Ernesto
Esperto di improvvisazione, insegnante e coreografo. Nato in Mozambico, attualmente residente in Germania, è profondamente influenzato dal suo background mozambicano e dalla danza tradizionale dell’Africa occidentale. Dopo aver frequentato alcuni seminari di danza contemporanea ha conseguito una formazione da professionista.
Per 11 anni ha lavorato con David Zambrano in duetti improvvisati e altre performance che hanno girato il mondo. Dal 2007 al 2014, ha collaborato con Sasha Waltz and Guests Company e dal 2012 ha sviluppato diversi progetti a fianco di Judith Sánchez Ruíz e nel 2018 ha collaborato alla coreografia in duetto “Half-The-Truth” con Linda Kapetanea e RootlessRoot.
Ha presentato le sue creazioni a Bouge B, DeSingel Festival ad Anversa, Tanzfestival in Kulturzentrum Tempel, a Karlsruhe, Offestival, Garage 29 a Bruxells, Gdansk Dance Festival a Gdansk, Radialsystem a Berlino e Exit festival a Parigi…
Ha collaborazioni nell’improvvisazione di danza e musica con noti musicisti come il pianista Volker Bertelmann “Hauschka”, con il trombettista Marco Blaauw, con il percussionista Robyn Schulkovksy e molti altri.
E’ conosciuto per le sue coreografie, “Tears” (2014), “Access to the Road” (2016) e “Error” (2020) e dal 2012 porta avanti la ricerca e lo sviluppo di una sua tecnica personale: Deep Movement e Next Level, con workshop tenuti in diversi paesi.