TALENTO

spettacolo per le nuove generazioni (dai 5 anni in poi) – 2024

Talento, di Aline Nari, ph. Frangioni

anteprima: 8/03/2024 (h18.30) Teatro del Giglio, Lucca
debutto: 19/03/2024 (h18.00) Festival Teatro fra le Generazioni, Castelfiorentino FI

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ideazione, coreografia, regia, testi Aline Nari
con Aline Nari e Marco Mustaro
voice over Lizy Frangioni Godfery, Sebastiano Piga
musiche F. Handel, “Water Music” e altre arie
costumi Aline Nari
copricapi Leonardo Lorusso
elaborazioni sonore Adriano Fontana
elaborazioni grafiche Valeria Fenudi
disegno luci e tecnica Luca Telleschi
produzione ALDES
con il sostegno di MIC / Ministero della Cultura, REGIONE TOSCANA / Sistema regionale dello Spettacolo dal vivo
si ringraziano per la collaborazione artistica Marco Mustaro, Daniela Carucci, Silvia Bugno, Davide Frangioni
si ringrazia inoltre Ass. Fuoricentro Danza

Il talento è impegno e fatica, dice una. Il talento è sogno e attesa, dice l’altro. Nina non sa cosa pensare: la sua goccia di talento le sembra un peso troppo grande per lei. Così la danza, il canto, la parola, le immagini accompagnano il viaggio di Nina verso l’ascolto della propria anima. Perché il talento è un dono essenziale come l’acqua.

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“Qual è il mio talento? Ne ho uno solo grande o tanti un po’ più piccoli? Il mio talento è quello che mi piace fare o quello che in cui gli altri mi dicono che sono bravo? Il mio talento mi farà felice? Farà felice anche qualcun altro? E una volta trovato il mio talento, posso cambiare? E i grandi (tipo i miei genitori o i miei maestri e maestre), loro che talento hanno?”

Il talento è un argomento importante per i bambini e i ragazzi, per ogni essere umano, in realtà. E’ infatti un tema sul quale forse non smettiamo mai di interrogarci, per tutta la nostra vita.
Molti sanno che il termine ‘talento’ corrispondeva a una moneta, ma in realtà talento presso i babilonesi e ancora per gli antichi greci era un’unità di misura uguale alla massa d’acqua necessaria a riempire un’anfora: il talento era dunque una misura d’acqua, il bene più essenziale. Un bene facile da disperdere, da inquinare, una cosa preziosa che prende la forma del contenitore, ma non coincide con esso.
Sapere che il talento di ogni giovane è una misura d’acqua ci aiuta a comprendere quanto il talento (e non ci riferiamo solo al talento artistico, ovviamente) sia un bene prezioso proprio nella sua fluidità. Non una moneta (con una dimensione e un peso propri), ma una misura legata al desiderio, all’urgenza di amministrare bene i doni ricevuti e poi da adulti alla responsabilità ( in veste di insegnanti, genitori, educatori) nel farci custodi del talento di qualcun altro. In questa prospettiva il talento è un dono, un peso liquido che può fecondare, nutrire qualcos’altro, creare valore per tutti.
Attraverso la danza, il canto, la parola e le immagini, lo spettacolo Talento vuole offrire ai bambini, ai docenti e alle famiglie, un momento di riflessione poetica e giocosa sulla vocazione personale intesa come cammino verso la propria anima. La drammaturgia dello spettacolo, sorretta dalla vivacità della celebre “Water Music” di G. F. Handel e di altre arie dello stesso compositore, interpretate dal vivo dal tenore Marco Mustaro, si sviluppa grazie a un linguaggio ricco di stimoli che muove dal confronto diretto con i bambini durante i laboratori di ricerca. Oltre a proporre tematiche particolarmente sensibili per le famiglie e le scuole, lo spettacolo permette ai ragazzi di scoprire i linguaggi della scena contemporanea accostati alla tradizione musicale, di godere di una danza elegante e buffa, della bellezza della voce lirica, del gioco teatrale di due artisti maturi e diversi, uniti in una cornice surreale.

Aline Nari

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temi: vocazione personale, educazione alle arti, sensibilità ecologica
linguaggi scenici: danza, teatro, canto, video animazione/ teatro d’ombra